"Benvenuti nel sito della Pro Loco Ceretti"

NOTE STORICHE e CURIOSITA'

Come eravamo nel 1919 - 1920?
La classe del 1919 - 1920 in festa.
(Click su foto per ingrandire)
 

La scolaresca d'epoca
La maestra Sentiamo con la sua bella scolaresca.
(Click su foto per ingrandire)
 

Le origini e le tradizioni

Ceretti è una piccola borgata adagiata su una collina morenica, circondata da una folta vegetazione composta prevalentemente da querce "cerri", da cui deriva il nome della frazione ("quercus cerrus"). Molte di queste querce sono state abbattute e si è così creata una radura abitabile con prati e frutteti tali da rendere possibile la vita. Sui due lati del cuneo di terra morenico sgorgano due fontanelle, la Becià e la Cascarina che si consumano nella vegetazione.

L'agglomerato abitativo ha da tempo limitato la sua estensione e tuttora conta poco meno di trecento abitanti.
I primi cerettesi si insediarono attorno al 1600: erano tre distinte famiglie (i Bianco-Blancus, i Bonino-Boninus e i Tosatto-Tosatus, rispettivamente ubicatesi all'inizio, al centro e alla fine del paese), probabilmente provenienti dal vicino lazzareto, per iniziare una nuova vita in un luogo incontaminato.
Dopo aver costruito una casa ed aver avviato una ridente ma faticosa attività agricola, iniziarono a sentire l'esigenza di creare nel piccolo centro abitato un punto di incontro comune: la Chiesa.
L'edificio venne ben presto costruito e dedicato al patrono San Domenico. In occasione dei festeggiamenti patronali, la popolazione si propose di riportare alla luce e mantenere vivo il ricordo del loro insediamento.
Venne allora istituito il Priorato: priori e sottopriori venivano scelti tra i capifamiglia provenienti dai tre ceppi e avevano compiti di amministrazione della Chiesa e di rappresentanza del paese.
Nel giorno della festa patronale la gente andava a casa dei Priori dove veniva offerta la "bicerà ant la scuela", ricordando così la fuga dal lazzareto e la gioia della guarigione. Terminato il banchetto ci si dirigeva verso la Chiesa per la Messa e la Benedizione, così come avvenne il giorno del primo insediamento a Ceretti, quando la sera tutte le famiglie si ritrovarono e si benedirono simbolicamente.
Le priore portavano sulla testa il pane denominato "Carità", ricordando che il giorno del loro arrivo si erano nutriti solo con del pane avuto in carità dalle suore del lazzareto.
Dopo la messa, si svolgeva la processione del Santo Patrono, per le vie del paese e i Priori portavano tra le loro mani un'alabarda (lancia) con infilzato il galuro (una pagnotta a forma di galletto). Questo perchè, quando erano ammalati di peste, ricevevano il cibo (pane e altro) dalla punta delle lance per mantenere le distanze, evitando il contagio. Il galuro rappresenta la speranza del nuovo giorno e della nuova vita rallegrata dal bel canto del gallo.
I priori davano poi avvio alle danze e ballavano fino a sera terminando i festeggiamenti.
Venne poi cucito uno scudetto, simbolo del priorato. Purtroppo ai posteri nulla è pervenuto. Le informazioni reperite non sono state sufficienti a riportare alla luce l'originario scudetto. Tutt'oggi si cerca ancora di mantenere viva la tradizione dei priori, con qualche modifica. Nel 2003, a dieci anni dalla ricostituzione della festa dei priori, si è pensato di riportare in vita lo scudetto, simbolo del priorato.
Le tradizioni elencate sono vive grazie a tutti quelli (e sono molti) che si sono impegnati per mantenerle.

(Click su foto per ingrandire)
 
I colori di Ceretti
     

La vita di San Domenico è stata la base e l'ispirazione per stabilire i colori caratteristici della nostra borgata.
I colori che rappresentano Ceretti sono il giallo, il bianco e il blu e ognuno di questi tre è collegato con dei simboli particolari.
Il giallo rappresenta il pane che viene benedetto il giorno di San Domenico durante la Santa Messa e poi distribuito a tutti i presenti. Il pane è uno dei più antichi cibi dell'uomo, quello che veniva fatto in casa e che economicamente, era alla portata di tutti.
Il bianco è collegato al fiore di San Domenico, il giglio, che racchiude in sè purezza e amore. Amore e purezza sono i due sentimenti che ci permettono di "vivere" per noi stessi e per gli altri, senza distinzioni.
Il blu è il colore della costanza, sempre presente in San Domenico, tanto da permettergli di non arrendersi mai di fronte a tutte le ostilità della sua vita. Questo colore è il nostro punto di forza, ciò che ci permette di andare avanti, di superare gli ostacoli e di arrivare ad un traguardo degno di essere ammirato da tutti.

(Click su foto per ingrandire)

 

Pro Loco Ceretti
Piazza San Domenico, 4 - 10070 CERETTI di Front (TO) - P.Iva 07575710012
Tel. 011/9242095-011/9243509 Fax 011/9242095 Cell. 3404824063
(Non si risponde per eventuali variazioni al sito e/o agli eventi indicati)